Il week- end marchigiano che ha aperto la stagione degli Elite e Under 23 e' tutto della forte squadra abruzzese dell'Aran D'Angelo & Antenucci Cogem, che dopo il successo di Fedele a Civitanova Marche, concede una brillante replica con Matteo Rabottini nel "5° Gran Premio d'Apertura" a Molini di Tenna, nei pressi di Fermo. Dopo intensa lotta, nel finale prendono le redini sei corridori, vale a dire Rabottini, campione italiano Under 23 nel 2009, il suo compagno Brychak, Gozzi, l'ucraino Kashtan, Bongiorno e il cingolano Virgili. Ad un chilometro dalla conclusione prova l'assolo l'ucraino Brychak, dello squadrone dell'Aran Cucine di Umberto Di Giuseppe, che sembra farcela ma i suoi compagni di fuga non desistono e nei metri finali sul fuggitivo rinviene come una freccia il compagno Rabottini, che va a cogliere una vittoria meritatissima per lui e per la squadra. "Sarei stato contento che vincesse per noi Brychak - ci dice Rabottini - ma ho preferito non rischiare e cosi' l'ho sorpassato nei metri finali prima che lo facesse il suo connazionale Kashtan".
La gara, organizzata a puntino dal Team Vega Prefabbricati di Demetrio Iommi e Maurizio Frizzo, e' stata caratterizzata da una fuga di oltre 80 chilometri di dieci corridori, il debuttante Andreani, Ligi, D'Urbano, Armillei, Venezia, Capponi, Castagna, Marinuk, Ponzani e il locale Morosetti. Tra questi Venezia, Morosetti e Capponi sono stati gli ultimi a resistere e poi negli ultimi 20 chilometri si e' accesa una nuova vibrante battaglia tra i corridori piu' forti e piu' freschi del gruppo fino all'arrivo vittorioso di Matteo Rabottini, sicuramente il migliore nelle due corse riuscitissime corse inaugurali di Civitanova e di Molini di Tenna.
La gara, con 90 concorrenti al via, si e' svolta su 11 giri di un circuito pianeggiante, di km.7, ai quali hanno fatto seguito altri due giri di un percorso allargato con un tratto di salita e susseguente discesa, e quindi altri due giri di un percorso ancor piu' allargato, a km. 15, e con un secondo tratto di salita.
Per tutti i giri pianeggianti fin dal primo chilometro hanno condotto la gara i dieci fuggitivi di cui s'e' detto, che ad un certo punto hanno raggiunto un vantaggio anche superiore ai due minuti. Il drappello si e' poi disgregato lungo il primi giro con la salita, al termine del quale dei dieci restavano ancora al comando Morosetti, Venezia e Capponi, raggiunto comunque di li' a poco.
Nel penultimo giro tra i migliori si facevano avanti D'Ambrosio, Bongiorno, Kasthan e Rabottini ma la situazione rimaneva sempre fluida con il drappello di testa ridotto gradatamente a poco più di trenta corridori. All'inizio del giro finale partivano all'attacco Satini, Brychak e Pantoni finché sulla seconda ed ultima salita, quella per Monte Urano, si formava il sestetto che dava vita all'azione decisiva, con Rabottini, Brychak, Kashtan, Gozzi, Bongiorno e Virgili. All'ultimo chilometro comunque provava l'assolo vincente l'ucraino Brychak, dell'Aran Cucine, e il colpo grosso non gli riusciva soltanto per poco, perche' proprio negli ultimi dieci metri rinvenivano su di lui il compagno Rabottini e l'altro ucraino Kashtan, della rinforzata squadra del Centro Revisione Cerone.
E il finale del pescarese Matteo Rabottini era assolutamente irresistibile e confermava le doti e lo stato di grazia del campione italiano Under 23 del 2009.
Partiti 90 - arr. 57.
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