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2011-09-23 - - COPENAGHEN ()
CAMPIONATO DEL MONDO di Km. 168



MONDIALI DI COPENAGHEN 2011: NELLA PROVA IN LINEA UNDER 23, FORTIN E' SESTO. GLI AZZURRI SONO PROTAGONISTI PER TUTTA LA GARA.

Gli azzurri Gianluca Leonardi ed Eugenio Alafaci promuovono le due fughe che caratterizzano la corsa. IL CT Marino Amadori: "Oggi abbiamo corso con una grande forza di gruppo, come una grande squadra. Tutti gli azzurri hanno lavorato nel rispetto dei ruoli senza mai risparmiarsi. Bravi tutti, che sono stati sempre in gara e nelle azioni. Mi spiace moltissimo per Filippo Fortin che ha dato il massimo nel finale ed una medaglia se la sarebbe meritata".


Copenaghen, 23 settembre 2011 - Finisce in volata la prova su strada under 23 del Campionato del Mondo di Copenaghen 2011. L'azzurro Filippo Fortin è sesto in una gara in cui gli azzurri hanno fatto la corsa dall'inizio alla fine. Ha vinto il francese Arnaud Demare, davanti al suo compagno di squadra Adrien Petit e al britannico Andrew Fenn.

Dalle fasi iniziali, la gara è stata caratterizzata dalla lunga di Gianluca Leonardi, che con il brasiliano Carlos Manarelli è restato al vento fino al penultimo giro. Poi, Eugenio Alafaci si è inserito nella successiva fuga, con altri sei corridori. Il gruppo è tornato compatto proprio poco prima del rettilineo finale. A quel punto, la squadra ha lavorato per Filippo Fortin, il più veloce degli azzurri. Il padovano è rimasto a ruota del francese Petit fino ai meno 120 dall'arrivo, poi è partito, forse troppo lungo, e ha colto il sesto posto.


Filippo Fortin, per lui dieci vittorie in questo 2011: "Speravo di riuscire a disputare la volata con il treno, ma sono rimasto chiuso e ho dovuto fare uno scatto nell'ultima curva per risalire alcune posizioni. Poi, mi sono portato a ruota del francese Petit, che a mio avviso era il favorito. Ho provato a saltarlo quando mancavano circa 120 metri. Forse sono uscito un po' troppo presto. Questa volata si decide negli ultimi cinquanta metri. Appena lanciato lo sprint, ho cambiato rapporto, dal 13 al 12, ma il dente in meno si è rivelato troppo duro. Se avessi aspettato qualche metro ad uscire dalla ruota del francese, forse sarei riuscito a salire sul podio".


Eugenio Alafaci: "Negli ultimi quattro giri ho provato più volte a portare via una fuga. Alla fine, sono riuscito ad avvantaggiarmi con altri sei corridori. Abbiamo fatto una media alta, nonostante nei primi sei giri il ritmo non è stato fortissimo. Se fossimo partiti più forti, avremmo avuto sicuramente più selezione. Non ho vinto, ma dedico questa mia giornata di fatica a mio zio, che è mancato poco tempo fa".


Christian Delle Stelle: "Siamo stati presenti in tutte le fughe. Abbiamo corso bene. Forse siamo mancati un po' nel finale. Solo io sono rimasto con Filippo nell'ultimo chilometro e non siamo riusciti ad organizzare il treno. Ma ognuno ha dato il massimo".

Sonny Colbrelli: "Quando mancava un chilometro e mezzo alla fine, ho spaccato due raggi della mia ruota anteriore. Peccato, perché stavo veramente bene e avrei voluto essere lì nel finale a tirare la volata a Fortin".

Nicola Boem: "Abbiamo corso veramente bene e abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. Abbiamo fatto di tutto per evitare l'arrivo in volata, perché sapevamo che i francesi erano i più forti. Purtroppo su questo percorso non ci si poteva inventare di più".


Gianluca Leonardi: "Avevo il compito di andare in fuga fin dalle prime battute, e così ho fatto. Manarelli ha collaborato, d'altronde lo conosco bene. Ci hanno ripreso a meno di tre giri dalla fine e a quel punto, siccome avevo ancora energie, ho tenuto Fortin nelle prime posizioni fino alla prima parte dell'ultimo giro".
ORDINE DI ARRIVO:
DEMARE ARNAUD  (FRANCIA)
PETIT ADRIEN  (FRANCIA)
FENN ANDREW  (GRAN BRETAGNA)
SELIG RUDIGER  (NAZIONALE GERMANIA)
HALLER MARCO  (AUSTRIA)
FORTIN FILIPPO  (U.C.TREVIGIANI DYNAMON BOTTOLI)
WIPPERT WOUTER  (OLANDA)
TSATEVICH ALEXEY  (RUSSIA)
VAN DER SANDE TOSHI  (NAZIONALE BELGA)
10° SMIRNOVS ANDRIS  (NAZIONALE LETTONIA)






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