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Risultati Gare Categoria Elite-Under23 2011: |
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2011-07-24 - LOMBARDIA
- CARAVATE (VA)
49 GRAN PREMIO INDA di Km. 158 alla media di 42.133 Km/h
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Dopo la vittoria di Collecchio ed un periodo di ossigenazione a Livigno, Mattia Pozzo, (Viris Vigevano), torna agli onori del gradino piu' alto del podio vincendo con uno sprint lungo, potente, da temerario ma, anche da corridore che sta recuperando appieno la forma migliore, sfoderando una sciabolata di quelle che ti tagliano gambe e morale e lascia quasi surplace i propri compagni di fuga per vincere questa 49ema edizione del Gran Premio Inda-Trofeo Aras Frattini e donare i fiori e il bacio della vittoria alla sua ragazza, Serena senza dimenticare i compagni di squadra e i genitori Cinzia e Marco.
Finale dunque con Mattia Pozzo (Viris), Polivoda (Mantovani) e Simoni (Lucchini), rientrato in extremis sui sette fuggitivi, a tagliare nell'ordine il traguardo di caravate e formare cosi' il podio di questa corsa che ha perso la qualifica di gara internazionale ma non certo la sua grossa caratura agonistica questo Gran Premio Inda-Trofeo Aras Frattini giunto alla 49ema edizione ed organizzato dalla S.C. Caravatese-Inda del presidente Massimiliano Savioli che, proprio quest'anno, ha variato il percorso di gara eliminando il tratto che si svolgeva in Valcuvia per allungare leggermente il circuito nella parte che si affaccia sul Lago Maggiore inserendo tratti alla "mangia e bevi" che si e' rivelato azzeccato per l'esito della corsa pedalata attraverso i centri di Gemonio, Besozzo, Cardana, Monvalle, Arolo, Cellina, Cerro, Mombello, Sangiano e Caravate, sotto lo striscione del traguardo.
Una gara scoppiettante fin dalle prime pedalate tanto che appena scattata la corsa dopo il via dato da Daniela Mendozza, sindaco di Caravate, si formano gia' dei gruppetti che tentano la fuga, tentativo che riesce ad un plotoncino guidato da Mattia Pozzo, (Viris Vigevano), e completato da Federico Butto' (Parmense), Simone Marin (Pregnana), Lorenzo Piotti e Mauro D'Urbano, (Team Cerone) che guideranno la corsa per qualche chilometro prima di sfaldarsi sotto la spinta di alcuni corridori usciti dal gruppo e venuti a dare manforte al superstite Mattia Pozzo che continua cosi' nella sua spavalda avventura continuando la fuga in compagnia di Daniele Zuanon e Olexandr Polivoda (Mantovani), Marino Pavan (Gavardo), Mauro D'Urbano e Stefano Porello (Team Cerone), Alessio Vescovo (Team Idea) mentre il gruppo naviga sempre a circa 2 minuti dai battistrada.
Intorno al chilometro 94, si rialzano D'Urbano e Porello (Team Cerone) ma al comando e' sempre un "settebello" perche' sono subentrati l'uszbeco Ruslan Karimov (Team Idea) e il bielorusso Stanislau Bazhkou (Podenzano), usciti prepotentemente dal gruppo per ricongiungersi col drappello di testa che vanta sempre circa 1'30" sul primo gruppo degli inseguitori.
I fuggitivi della prima ora, vale a dire, Mattia Pozzo, Daniele Zuanon e Olexandr Polivoda, Alessio Vescovo e Marino Pavan sono ancora tra i protagonisti con l'aggiunta di Bazhkou, (Podenzano) e Karimov, (Team Idea), entrati a far parte dei battistrada solamente all'inizio del quarto giro e guidano la corsa con 1'40" sugli immediati inseguitori in quanto il gruppo si e' frazionato in piu' tronconi ed iniziano l'ultima tornata.
Il vantaggio va erodendosi quasi inesorabilmente fino a scendere a 30" quando l'arrivo dista solamente 9 chilometri e il gruppo sembra molto determinato nell'inseguimento. Ma i battistrada sentono odore di bruciato, inarcano nuovamente la schiena tutti in sintonia senza mezzi termini e riportano il vantaggio intorno ai 45 secondi.
La situazione rimane sempre pero' molto incerta, al traguardo mancano ancora 6 chilometri e tutto e' possibile ma, si sa, la fortuna aiuta gli audaci che riescono a raggiungere l'ultimo chilometro ancora insieme con l'aggiunta di Michele Simoni (Lucchini Maniva Ski) e vanno a contendersi la vittoria che Mattia Pozzo sta rincorrendo fin dalle prime pedalate in questa gara che lo ha visto come corridore sicuramente piu' combattivo e con l'occhio vigile del corridore di talento e, a circa 250 metri dalla linea bianca scatta deciso.
Sa che contro velocisti del calibro di Karimov e del suo compagno Vescovo non ha alternativa, alcuni inseguitori come Simoni e il sempre piu' sorprendente albanese Basmir Banusci (UC Valle Seriana) sono rientrati ed altri sono li ad un tiro di schioppo e gioca la carta della sorpresa che gli riesce perche' e' un corridore di talento, un atleta che ha saputo "cogliere l'attimo giusto", si immette a folle andatura nell'ultima curva (che avevo studiato per bene, dira' poi il corridore biellese), gli avversari restano quasi immobili, solo Polivoda comprende la situazione o, forse, solo lui ha le forze di rispondere all'affondo di Mattia ma non gli riesce l'aggancio, come non riesce a Simoni, in debito d'ossigeno per il forte recupero proprio nelle ultime battute e per Mattia Pozzi e' l'apoteosi dopo un periodo di "fiacca" dovuto al metabolismo per riassuefarsi al clima della pianura lombardo-piemontese dopo un periodo passato in altura a Livigno.
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