Con un grande finale Andrea Toniatti (Team Colpack) vince il 30° Trofeo Rigoberto Lamonica
Finale scoppiettante al 30° Trofeo Rigoberto Lamonica, la classica nazionale per Elite e Under 23, che come di consueto e' andata in scena nel giorno del patrono di Osimo, San Giuseppe da Copertino. I 180 partenti hanno onorato al meglio la corsa che di fatto chiude il calendario del 2017 e che ancora una volta ha visto protagonisti i ragazzi del Team Colpack.
Se l’anno scorso ha primeggiato lo scalatore Filippo Zaccanti quest'anno ha passato il testimone al compagno di squadra Andrea Toniatti, bravo a soffiare la vittoria a Luca Raggio negli ultimi 200 metri. Per il corridore trentino e' la settima vittoria stagionale. Raggio invece e' partito troppo presto, a due giri al termine, non riuscendo cosi ad avere piu' benzina nell'ultimo tratto in salita dalla frazione di Campocavallo fino all'arrivo di via 5 Torri e permettendo a Toniatti di riprenderlo, lanciato dai compagni Garosio e Zaccanti.
Il 22enne portacolori della Viris Maserati, talentuoso scalatore di Coreglia Ligure (entroterra del Levante genovese), puo' comunque essere pienamente soddisfatto della gara e soprattutto della stagione: nei giorni scorsi ha firmato con i professionisti della Wilier Triestina - Selle Italia. Nel 2017 Raggio ha vinto il Giro della Provincia di Biella e il Trofeo Matteotti, successi che gli hanno permesso anche di disputare il Tour of the Alps con la Nazionale di Davide Cassani mentre si e' classificato decimo al Giro d'Italia Under 23.
Secondo un altro neo prof il friulano Matteo Fabbro del Cycling Team Friuli che ha siglato un biennale con il Team Katusha-Alpecin. Raggio comunque ha ricevuto il prestigioso memorial Paolo Piazzini come atleta piu' combattivo e conquistato il GPM, mentre Fabbro ha vinto il premio Lega del Filo d'Oro come miglior under 23 ed il memorial Rodolfo Graciotti come il miglior giovane.
Tornando alla corsa non sono volute mancare al prestigioso appuntamento le piu' forti squadre della categoria tra cui la nazionale russa e la formazione inglese della Zappi's Pro Cycling. Il via ufficiale e' stato dato dal sindaco di Osimo Simone Pugnaloni e dal segretario generale della Lega del Filo d'Oro Rossano Bartoli; per l'ultima volta infatti la corsa e' partita dalla sede storica dell'ente benefico osimano a Santo Stefano, e' infatti pronto il nuovo centro nazionale di via Linguetta che sara' inaugurato nei prossimi mesi.
Dopo il minuto di silenzio in ricordo di Rodolfo Graciotti, l'allenatore di tanti giovani ciclisti marchigiani scomparso nei giorni scorsi, la gara e' entrata subito nel vivo con continui tentativi di allungo e un'ottima media oraria. Ma la prima fuga degna di nota e' scattata a 4 giri al termine con un drappello di 20 atleti che ha preso il largo lasciando il gruppo a 50 secondi.
Tra i battistrada ci sono Zaccanti, Toniatti, Raggio, Double, il russo Markov, Frangioni ed il colombiano Diego Cano. Il forcing impresso in particolare da Raggio premette di tenere a debita distanza la prima avanguardia del gruppo. Al Km 87 non c'e' accordo in testa e cosi allungano in sette: Zaccanti, Rikunov, Double, Natali, Grodzicki, Trippi e Yustre. La corsa sembra ormai ben delineata anche perche' il distacco del gruppo diventa abissale fino al massimo di 2'20".
Quando mancano 3 giri al termine dai battistrada si stacca Trippi del Futura Team Rosini del ds Franco Chioccioli. Agli addetti ai lavori e' ormai chiaro che a giocarsi la vittoria saranno il Team Colpack e la Viris Maserati, non a caso dopo un grande forcing 7 inseguitori riescono ad agguantare i battistrada: Garosio e Toniatti della Colpack, Raggio e Amici della Viris, Markov della nazionale russa e Fabbro del Cycling Team Friuli.
Quest'ultimo in grande spolvero si porta subito a fare l'andatura dei 13 di testa, ma quando mancano due giri al termine scatta Raggio con Yustre ad una ventina di secondi e Fabbro e Toniatti a 30". Il portacolori della Viris, che a maggio aveva disputato un ottimo Gran Premio Santa Rita alla Due Giorni Marchigiana di Castelfidardo, prova ad approfittare delle sue particolari doti di scalatore per allungare, ma proprio quando mancano 200 metri all'arrivo finisce tutte le energie e cosi viene superato da Toniatti che vince in scioltezza davanti al folto pubblico osimano.
Secondo Matteo Fabbro, terzo Kristian Yustre e quarto Raggio. Il vincitore Toniatti conquista anche la maglia del Cappello d'Oro, la prestigiosa challenge ideata dalla grande firma del ciclismo Paolo Piazzini che tanto ha dato al movimento delle due ruote osimano. Soddisfatto il ds della Colpack Antonio Bevilacqua che dopo la vittoria a Capodarco dell'ucraino Padun ha portato a casa un altro importante successo in terra marchigiana con il fortissimo Toniatti, reduce da uno stage con il Team Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali.
Ancora una volta il Trofeo Rigoberto Lamonica e' stata una gara combattuta, organizzata, peraltro impeccabilmente e con dovizia di mezzi, dal C.C. Campocavallo, guidato dal presidente Giorgio Antonelli, dal direttore di corsa Piero Agostinelli e da Pietro Pagliarecci. Il tutto e' stato possibile grazie al sostegno degli sponsor e del Comune di Osimo. Alle premiazioni hanno partecipato il sindaco Pugnaloni, l'assessore allo sport del comune di Osimo Alex Andreoli, il presidente del comitato regionale della Federazione Ciclistica Italiana Lino Secchi ed il suo predecessore Vincenzino Alesiani.
Il prossimo appuntamento in calendario sara' a Campocavallo domenica 24 settembre con la 50° Coppa B.V. Addolorata riservata alla categoria esordienti. A fine anno invece, per volonta' del primo cittadino, si terra' una grande festa per celebrare il 50° anniversario del gruppo ciclistico fondato nel 1967 da Adalberto Gabrielloni e da alcuni appassionati che ancora oggi portano avanti una bella storia di sport e ciclismo.
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