Ciambella con il buco per Antonino Parrinello e per la squadra toscana della Bedogni Grassi Monsummanese, che escono felicemente vittoriosi dal 223° Trofeo Rigoberto Lamonica2, la rinomata gara nazionale che anche quest'anno ha reso ancor piu' bella la festa del Patrono San Giuseppe da Copertino ad Osimo.Il pubblico, come sempre nella gara patronale osimana, era foltissimo e quando Antonino Parrinello ha tagliato, degnissimo vincitore, il traguardo di Via Cinque Torri, l'entusiasmo degli sportivi presenti, gia' sollecitato dalle interessanti e vivaci vicende della contesa, e' esploso gioiosamente, accumunando negli applausi anche il bravissimo secondo arrivato, il molisano Angelo Gargaro, dell'abruzzese Aran Cucine D'Angelo & Antenucci, battuto allo sprint dal corridore della Bedogni. E tanti applausi sono andati anche al terzo protagonista dell'emozionante finale, il laziale Fabrizio Venezia, del Futura Team Matricardi, che aveva avviato l'offensiva finale a tre con Parrinello e Gargaro, al tenacissimo Alessio Camilli, del Vega Prefabbricati Montappone, primo dei portacolori marchigiani, e a tutti gli altri 17 atleti che hanno portato a termine la difficile e selettiva competizione. Tra questi c'era anche il bravo corridore osimano Francesco Lasca, che, partendo a corsa avanzata da dietro, ha ottenuto un buon 14° posto nella gara di casa, per lui peraltro molto soddisfacente e vincente per il successo del suo compagno di squadra Parrinello. Va sottolineato peraltro che per la Bedogni Monsummanese del d.s. Giuseppe Trinci questa e' la seconda vittoria consecutiva nella gara di Osimo, dopo l'affermazione di Davide Mucelli nel 2009.
Naturalmente questo "23° Trofeo R.Lamonica" e' stato una gradevole ciambella con il buco anche per i meticolosi organizzatori del C.C. Campocavallo F.N. Mengoni, che hanno allestito la riuscitissima manifestazione con consumata perizia e con rara dovizia di premi; al riguardo va elogiato anche il prezioso apporto del Comune di Osimo.Sono stati 120, per 16 squadre, i concorrenti che si sono radunati al ritrovo di partenza presso la Lega del Filo D'Oro.Dopo un primo ritorno ad Osimo, i corridori dovevano effettuare due giri piu' lunghi, di km. 25 ciascuno, e poi altri sei giri di un classico circuito, di km. 13, sempre con la salita da Campocavallo ad Osimo nella seconda parte. Fin dal 2° giro lungo e' nato il tentativo che ha poi dato l'impronta a tutta la gara; passavano all'offensiva Puccioni, Locatelli, Celano, lo stesso Parrinello e Falcioni, raggiunti subito da Venezia, Bernardinetti, Doneddu, Pirrera, Romaggioli. A questi, alla fine del 3° giro corto, dopo un tenace inseguimento riuscivano ad aggiungersi Ciavatta, Gargaro, D'Ambrosio, Camilli e il campione europeo Grawroski. Quest'ultimo peraltro era messo fuori causa da una sbandata in curva assieme a Locatelli. E nel giro successivo, il penultimo, la stessa malfatta rotatoria faceva fuori anche Bernardinetti.
Nei giri finali il drappello di testa si assottigliava e frazionava e cosi' restavano al comando i soli Perrinello, Gargaro e Venezia. Quest'ultimo scattava sullo strappo di Villa Orsi ma no resisteva allo scatto di risposta di Gargaro, che pero' veniva controllato dall'irriducibile Parrinello. E sul viale d'arrivo il piu' veloce alla distanza era il 22enne corridore di Marsala, che conquistava brillantemente la sua quinta vittoria stagionale davanti al generosissimo Gargaro.
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